8% annuo senza oneri di ri-negoziazione. Ciò significa che i mutuatari, se hanno stipulato contratti di mutuo a tassofisso, prima del 2 aprile 1997 con un tasso di interesse superiore allo 8% annuo hanno diritto alla riduzione fino aquesto tasso senza spese aggiuntive (con buona pace delle tabelle antiusura!). IN DEFINITIVAI propositi benefici della legge antiusura, come è stato premesso, sono stati in parte frustrati dall'introduzione D.l.394/ /2000. Tuttavia l'effetto principale della legge consistente nel fornire a chiunque parametri di riferimento certinell'accesso al credito non è venuto meno. Alcuni soggetti finanziari hanno aderito alla richiesta di trasparenza chele legge impone con maggiore sollecitudine rispetto ad altri ma la tendenza generale è stata quella comunque direndere le operazioni di credito sempre meno assoggettate alle vessazioni ed alle pretese delle banche ed altrisoggetti finanziari. Il D.l. 394/2000 presenta alcune incongruenze che meritano qualche attenzione: esso nella frettolosa formulazioneche gli è stata data (si doveva fare presto, i mutuatari e i correntisti bussavano alle porte delle banche chiedendo larestituzione di miliardi di lire pagati in più) presenta delle inconciliabili contraddizioni che potrebbero essere spunto dinuove impugnazioni dinanzi alla Corte Costituzionale. Avv. Valerio Papi
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