Usura - Decreto sviluppo maggio 2011
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Nel decreto Sviluppo di maggio 2011 è stata inserita una norma che cambia radicalmente il calcolo del tasso soglia per
la determinazione dell’usura. La disposizione favorisce le banche, le quali possono contare su tassi usura meno
restrittivi.
Fino all’entrata in vigore del decreto Sviluppo, il tasso soglia si calcolava così:
tasso medio + 50% del tasso medio stesso
esempi:
tasso medio 6% + metà di 6 (3,00) = tasso soglia usura 9,00%
tasso medio 10% + metà di 10 (5,00) = tasso soglia usura 15,00%
Il tasso medio è quello rilevato trimestralmente da Banca d’Italia per certe categorie di operazioni (per es. mutui
ipotecari, conti correnti, credito revolving, ecc…).
Adesso, con le novità del decreto Sviluppo, i tassi di interesse sui prestiti e finanziamenti devono rientrare dentro il
seguente limite:
(tasso medio + 25% del tasso medio stesso) + 4 punti percentuali fissi
Esempi:
tasso medio 8% + 25% di 8 (2,00) + 4 = tasso soglia usura 14,00%
tasso medio 14% + 25% di 14 (3,50) + 4 = tasso soglia usura 21,50%
È previsto anche un tetto al tasso usura posto a salvaguardia dei clienti
.
Tale tetto consiste nel fatto che tra il tasso soglia (come sopra calcolato) ed il tasso medio non si devono superare gli 8
punti percentuali.
Pertanto quando il tasso medio supera il 16% la formula di calcolo del tasso soglia diventa la seguente:
tasso medio (maggiore del 16%) + 8 punti percentuali
Esempi:
tasso medio 18% + 8 = 26%
tasso medio 22% + 8 = 30%
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